a Firenze tensioni legate a un’estrema destra sempre più visibile


Screenshot di una foto pubblicata il 5 febbraio 2023 sul filo del gruppo neofascista Azione Studentesca, accompagnata dal commento

La lunga facciata del Liceo Michelangiolo di Firenze è parzialmente nascosta da palizzate di costruzione. Nelle ultime settimane, sono stati imbrattati con graffiti espliciti per non dire altro : “Fascisti da impiccare”, “I fascisti infami sono buoni per friggere”, può esser letto. Gli slogan testimoniano il clima di tensione che regna da diverse settimane intorno ad alcune scuole della città.

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Il 18 febbraio, alle porte del liceo, due studenti sono stati picchiati da sei attivisti di estrema destra. I membri del gruppo neofascista Azione Studentesca, che distribuivano volantini, sono stati attaccati da studenti delle scuole superiori che erano membri di un collettivo antifascista e hanno risposto con calci e pugni. Il video dell’aggressione, tanto violenta quanto veloce, è stato immediatamente postato sui social network, scatenando immediatamente una valanga di condanne da tutto il paese e da vari ambienti, con la notevole eccezione dei membri del governo di estrema destra di Giorgia Meloni, che non hanno reagito.

Liceo di eccellenza in tutta la Toscana, dove vengono formati i bambini delle classi superiori, il” Miche ” è anche molto politicizzato. “Lo stabilimento è noto a Firenze per la presenza del suo collettivo antifascista, il Collettivo Sum, spiega la preside del liceo, Rita Gaeta. A dicembre, hanno occupato il liceo per sei giorni, accusando lo stato di fascismo. »

Secondo Rita Gaeta, la mobilitazione di questi studenti di estrema sinistra ha ripreso slancio nelle ultime settimane a causa della “Caso Alfredo Cospito”, prende il nome da questo attivista anarchico che sta scontando una lunga pena detentiva per diversi attacchi terroristici negli anni 2000.Lo stato di salute del prigioniero, posto sotto un severo regime carcerario, si è deteriorato dopo un lungo sciopero della fame. Dall’inizio dell’anno, l’estrema sinistra italiana vede nella sua detenzione il simbolo di uno stato intransigente e di un attacco alle libertà. All’ingresso del liceo, Cospito libero è stato dipinto in lettere nere. “La violenza verbale contro lo stato è salita di un gradino al liceo”, nota la direttrice del Michelangiolo.

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L’incidente di febbraio è stato sentito come una scossa elettrica al liceo. Il lunedì successivo, le sue porte sono state bloccate in segno di protesta. I membri del Collettivo Sum hanno messo una circolare sulle pareti in cui assicurano che “questo pestaggio ha avuto l’effetto non solo di attirare l’attenzione dei media, ma anche di risvegliare lo spirito antifascista della nostra città”.

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