La difesa dei Seahawks è di nuovo una risorsa nella vittoria della divisione


“Dacci un filo d’erba e lo difenderemo”, ha detto Carroll. “Eravamo in piena modalità di attacco”.

Quella modalità di attacco si è materializzata in attacco a scatti domenica, quando Russell Wilson è sfuggito alla pressione dei Rams quel tanto che basta per guidare due touchdown nel secondo tempo, correndo per un punteggio e lanciandone un altro a Jacob Hollister con 2 minuti e 51 secondi rimanenti.

Nel conquistare il titolo di divisione, Seattle si è assicurata di guadagnare almeno il seme n. 3 in un girone di playoff NFC che, stranamente, potrebbe non finire nemmeno con i Rams.

Anche in questo campionato di settimana in settimana, sono affidabili come un’e-mail di un principe nigeriano. Proprio mentre si stavano avvicinando alla stabilità, vincendo quattro su cinque in un tratto iniziato con una vittoria della settimana 10 contro il Seattle, hanno vacillato in casa contro i Jets senza vittorie. In altre parole, dopo aver battuto i Patriots di Bill Belichick in una breve settimana, Sean McVay aveva 10 giorni per battere Adam Gase e non poteva.

I Rams, a cui è stato negato un posto in post-stagione per la seconda settimana consecutiva, possono assicurarsi un posto da wild card battendo Arizona nella settimana 17. Ma potrebbero dover giocare senza Goff, il cui status era in pericolo dopo che sembrava essersi slogato il pollice destro, su la sua mano che lancia.

Anche prima che Goff si facesse male, ha lottato. Il primo tempo si è svolto come un’estensione delle recenti fortune di entrambe le squadre, tutto offensivo mediocre e difesa soffocante con un minimo di punteggio. Se il campo fosse stato accorciato a 60 yard, Seattle e Los Angeles potrebbero non essersene accorti: nessuno dei due ha giocato in zona rossa.

Le incursioni dei Rams nel territorio dei Seahawks hanno prodotto due field goal e un’intercettazione che sfidavano ogni giustificazione. Sul primo e 10 dalla linea delle 29 yard, Goff, arrossato a destra, barcollò verso la linea laterale, dove un frammento di spazio aperto lo accolse. Invece di correre, ha fatto fluttuare un passaggio attraverso il suo corpo in un’area delle dimensioni di un parco cittadino ma senza ricevitori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *