Pompei, Casa di Amanti riapre al pubblico dopo 40 anni di Scienza
Uno di Pompei più celebri edifici, la Casa degli Amanti, riaprirà al pubblico il martedì, 40 anni dopo che è stato gravemente danneggiato da un terremoto.
Il domus, considerato tra i gioielli dell’antica città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel AD79, è stato scoperto nel 1933 con il suo secondo piano e decorazioni quasi completamente conservato.
L’edificio è stato chiuso per la riparazione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980, che ha ucciso quasi 3.000 persone.
Il restauro è stato completato come parte del finanziato dall’UE, Grande Progetto Pompei, che dal 2012 ha permesso il parco archeologico di intraprendere ampia lavori di restauro e di effettuare nuovi scavi.

L’italiano, il ministro della cultura, Dario Franceschini, ha detto che la riapertura del domus è “una storia di rinascita e redenzione” e “un modello per tutta l’Europa nella gestione dei fondi UE”.
Il nome della casa, che risale al primo secolo AC, è stato derivato da una iscrizione in latino, a destra dell’ingresso, che si traduce come: “gli Amanti come le api passare una vita dolce come il miele. Vorrei che fosse così.”
La casa è perfettamente conservati affreschi contenere immagini che rappresentano la vita e i paesaggi. Altre due case restaurate – Casa della Nave Europa e la Casa del Frutteto inoltre, sono stati riaperti.
Inoltre, i lavori per rendere il sito più sicuro sono stati completati.
“Pompei è ora completamente sicuro e quindi la perdita di ulteriore materiale archeologico può essere evitato”, ha detto Massimo Osanna, il parco della soprintendenza.

Pompei, che attrae quasi 4 milioni di visitatori all’anno, ha percorso una lunga strada dal 2013, quando l’Unesco ha minacciato di metterlo nella lista dei siti del patrimonio mondiale in pericolo, a meno che le autorità italiane migliorato la sua conservazione.
La minaccia seguito diversi incidenti negli anni precedenti, tra cui il crollo della Casa dei Gladiatori e diversi muri. Altre carenze inclusa una mancanza di personale qualificato, danni strutturali e atti di vandalismo.
Il Grande Progetto Pompei coinvolti anche gli scavi Regio V, un 21.8 ettari a nord del parco archeologico. Lavoro avvolto verso la fine dello scorso anno, ma superiore a 18 mesi, decine di nuove scoperte sono state fatte, con uno degli ultimi importanti reperti di un affresco raffigurante combattimento di gladiatori. Resti umani sono stati trovati anche, tra gli scheletri di due donne e tre bambini rannicchiati insieme in una villa, così come i resti di un cavallo imbrigliato e sella.
Nel frattempo, la Casa del Bicentenario, un antico Romano domus il sito archeologico di Ercolano, una cittadina nei pressi di Pompei, che è stato anche sepolta dal Vesuvio, è stato riaperto al pubblico nel mese di ottobre dopo l’intervento di restauro, durato 35 anni.