In Italia, il movimento delle “sardine” viene a Matteo Salvini


Diverse migliaia di persone manifestano contro l'estrema destra, il 24 novembre a Rimini.
Diverse migliaia di persone manifestano contro l’estrema destra, il 24 novembre a Rimini. Pasquale Bove / AP

Questa è una marea umana di un genere nuovo, di rottura nelle piazze delle principali città italiane dalla metà di novembre. Nessun banner o di un programma, ma una politica che è semplice, che di anti-fascismo, e la volontà, di respingere l’odio e la sovranità incarnato dal leader della Lega (estrema destra), Matteo Salvini. In segno di rally, questi attivisti hanno una strana immagine, quella di sardina.

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Domenica 1er Dicembre, sono stati almeno 25 000 in Piazza del Duomo a Milano, sotto una pioggia fredda, in una zona tranquilla, impressionante ; ma, all’inizio, erano solo quattro. Di giovani trentina-quarantina di Bologna, invece del saggio, che ha avuto l’idea, per protestare contro l’arrivo nel capoluogo dell’Emilia-Romagna, Matteo Salvini, il 14 novembre, per lanciare una contro-dimostrazione di un nuovo tipo. Mattia Santori, 32 anni, laureato in scienze politiche, che è emerso come il portavoce di questo piccolo gruppo, dando un corso di frisbee nel suo tempo libero. Al suo fianco, Giulia Trappolini, che presto saranno di 30 anni, è un fisioterapista e insegnante di danza. Roberto Morotti, 31 anni, è un ingegnere e si occupa di ricondizionamento di rifiuti di plastica. Come per il quarto, Andrea Gareffa, 32 anni, laureato in scienze della comunicazione, egli è una guida turistica.

“La rivoluzione di allevamento di pesci “

Il loro messaggio iniziale sembra una barzelletta : “Nessuna bandiera, nessun partito, non un insulto. Creare la vostra propria scatola di sardine e di partecipare in prima rivoluzione del pesce di storia dell’agricoltura. “ Mentre il leader della Lega, ha annunciato una manifestazione mostro nel palazzo dello sport di Bologna, il 14 novembre, per lanciare la campagna del candidato, Lucia Borgonzoni, in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020, egli è quello di soddisfare, al tempo stesso, in Piazza Maggiore, nel centro della città. Meglio di un flash mob, sarà un “pesce mob “ : la “sardina”, che si svolgerà “stretta stretta, come in una scatola “, per simboleggiare la loro coesione in faccia di estrema destra. E il raduno sarà la calma, i pesci sono in silenzio, in opposizione al rumore del barnum salviniste.

In pochi giorni, il loro messaggio si sta diffondendo sui social network. E la sera del 14 novembre, sono diverse migliaia (15 000 secondo gli organizzatori). La campagna della Lega nella conquista della regione Emilia-Romagna passa al secondo piano : le “sardine” rubato la scena con Matteo Salvini.

La sardina è il simbolo di questo movimento, qui a Firenze, il 30 novembre 2019.
La sardina è il simbolo di questo movimento, qui a Firenze, il 30 novembre 2019. FILIPPO MONTEFORTE / AFP

Il 18, a Modena, dove un altro incontro del Campionato sarà tenuto, le “sarde” a riapparire. Che questo tempo di 7 000. Si canta, Bella ciao o l’inno nazionale, che ti tiene al caldo, sotto la pioggia… Il movimento è iniziato. In due settimane, una cinquantina di raduni, nel nord del paese, per la Sicilia. Le “sardine” sono anche a partire per il viaggio : lunedì 2 dicembre, mentre il leader del Campionato è stata in Belgio, ad Anversa, a 200 persone si sono radunate in place Henri-Coscienza, e una raccolta di simile è annunciato a Parigi il 14 dicembre.

Il loro messaggio, al di là delle considerazioni sul sardine, pesce, ” umile “, che simboleggia il lavoratore italiano, soprattutto nel rifiuto della rassegnazione. “Abbiamo voluto fare, chee è la popolazione che è dimostrato di essere più critici e indignato, ma non si è dimesso “, spiega Giulia Trappolini.

Bastione storia della sinistra italiana, l’Emilia-Romagna si accumula da anni ai primi posti in termini di crescita e di occupazione. Il tasso di disoccupazione è il più basso (6 % della popolazione attiva) e le sue PMI nel costruire il successo dell’export, mentre la gestione dell’attuale governatore Stefano Bonaccini, il Partito democratico (PD, centro-sinistra), è apprezzato. Come, allora, è che la sinistra dà l’impressione di andare senza combattere ?

Gli insulti sono vietati

Ancor più che la sostanza del loro messaggio, è in forma di “sardine” scontro. Sotto al di fuori scolaro, il movimento rivendica un tono cortese e controllato, la ragione e la moderazione, piuttosto che le passioni e gli eccessi. Così, sui gruppi Facebook dedicati al movimento, è previsto che i membri vietino insulti e invettive. In Italia nel 2019, tali crediti sono qualcosa di potentemente sovversivo. L’ex presidente del consiglio e il presidente della Commissione europea, Romano Prodi (PD), non è ingannato : “Non avevo mai visto una manifestazione che chiama per la civiltà di tono “, egli ha osservato, lunedì, in una conferenza a Firenze.

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In risposta a questo fenomeno è inaspettato, il PD mostra il suo sostegno, ma nel modo più discreto possibile. È che il successo di “sardine” è ancora un’altra prova della credibilità del partito tra la gente di sinistra. La sua coalizione, il Movimento 5 stelle (M5S, antisystème), è anche imbarazzato. Dieci anni fa, questi sono i sostenitori di Beppe Grillo, che ha riempito i posti al grido di “Vaff… “ (letteralmente ” andare a fare… “). Ora, essi sono nel business, in caduta libera nei sondaggi, in grado di ricollegare il filo con un popolo che si voltò.

Matteo Salvini, per parte sua, è attenta attacchi anteriori, preferendo il sarcasmo. Nei primi giorni del movimento, aveva postato su Twitter una foto di un gatto a mangiare una scatola di sardine, e non perdere l’occasione, dal momento che, per ricordare il suo amore per i felini. All’interno della Lega, si è notato che il movimento colpisce principalmente le grandi città, mentre il cuore dell’elettorato léguiste è in periferia, e si suggerisce che il successo di “sardine” è troppo abbagliante per essere abbastanza spontanea. Per il momento, il Campionato resta molto alta nei sondaggi. Ma, da un paio di giorni, Matteo Salvini non ha più il monopolio delle tribune.

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